Terme di Acqui

Acqui Terme si trova in provincia di Alessandria, all’estremità meridionale del Monferrato e lungo il corso del fiume Bormida.

Posta a soli 20 chilometri dal confine regionale con la Liguria, Acqui Terme dista circa 35 chilometri dal capoluogo, una quarantina da Asti e poco più di 70 chilometri sia da Genova che da Savona.

Il grande centro urbano più vicino è però Nizza Monferrato, che si trova ad una ventina di minuti in macchina, a meno di 20 chilometri di distanza.

La zona termale e dei Bagni moderni si sviluppa sulla riva opposta della Bormida rispetto al nucleo più antico della cittadina, che prende il nome di Borgo Pisterna.

Come arrivare:

Posta al centro di una fitta rete di collegamenti, Acqui Terme è raggiungibile in auto, treno e autobus.

In auto si arriva da:

• da Genova: A26, uscita al casello Ovada, poi 20 km;
• da Milano: A7, svincolo Tortona, poi seguire A21 fino ad Alessandria Sud;
• da Torino: A21, uscita Alessandria Sud, poi 30 km;
• da Aosta: A5 Aosta-Torino, svincolo in direzione Genova-Milano, quindi proseguire fino all’uscita di Alessandria Sud.

In treno, si raggiunge la stazione FS di Acqui Terme:

• da Asti, Nizza Monferrato e Genova usando le linee ferroviarie dirette Asti-Acqui Terme e Genova-Ovada-Acqui che le collegano con la stazione termale;
• da Torino e Milano, via Alessandria;
• da Savona, via Cairo Montenotte.

In autobus, le principali linee che collegano ad Acqui Terme partono da Milano, Torino, Asti, Alba e Ovada.

Il nome attuale della cittadina, derivato da quello latino di Aquae Statiellae o Statiellensium indica già con chiarezza l’importanza che le fonti termali di Acqui rivestivano sin dall’antichità, quando questo territorio, prima di divenire colonia romana, era abitato dai Liguri Statielli.

Le terme di Acqui sono citate da Plinio il Vecchio fra le più importanti dell’intero dominio romano: in effetti, la città romana possedeva ben tre impianti termali, e l’approvvigionamento idrico era garantito da un monumentale acquedotto.

Le sorgenti termali, che scaturiscono prevalentemente nel quartiere Bagni, sulla sponda destra del fiume Bormida, vennero utilizzate alla fine del Quattrocento per alimentare lo stabilimento delle Antiche Terme, andato però distrutto a causa di una frana nel XVII secolo.

Le fonti termali di Acqui scaturiscono sia nel cuore della città, con la sorgente “Bollente”, che sgorga a 75°, che nell’Oltre-Bormida, dove le sorgenti sgorgano a circa 50° dando vita al laghetto termale delle Antiche Terme.

Le acque termali di Acqui Terme sono classificate come sulfuree e salso-bromo-iodiche e possiedono proprietà antalgiche e mio-rilassanti che le rendono particolarmente indicate per il trattamento delle malattie reumatiche quali artrosi, fibromialgia, periartrite e tendinite. Possiedono inoltre caratteristiche anti-flogistiche che le rendono adatte alla cura di vaginiti, riniti, sinusiti e faringiti.

Considerata la collocazione geografica di Acqui Terme, fra Langhe e Monferrato, non è possibile fare a meno di consigliare, dopo un giro turistico della bella cittadina termale, un intenso itinerario eno-gastronomico.

Percorso che, partendo dal Dolcetto di Acqui, il vino tradizionale della città conduce alla scoperta dei più prestigiosi prodotti tipici dei dintorni, che rappresentano altrettanti “fiori all’occhiello” dell’eno-gastronomia made in Italy: dai famosi spumanti dell’astigiano (Canelli e Santo Stefano Belbo sono i centri più importanti di questa produzione tipica delle Langhe) al celeberrimo tartufo Bianco Pregiato di Alba e del Monferrato.

Quando andate al ristorante, non dimenticate di assaggiare i principali piatti tradizionali della zona: il bollito di carne, cucinato con la carne della razza autoctona Piemontese, la Bagna Càuda e le tagliatelle tipiche dette Tajarìn.

I periodi migliori per visitare Acqui sono quindi sicuramente quelli legati alle produzioni di pregio del suo territorio, cioè vini (settembre) e tartufo bianco pregiato (novembre), ma molto consigliato è anche il periodo delle festività natalizie, in cui le cittadina termale si colora di rosso e bianco per ospitare uno dei mercatini di Natale in assoluto più rinomati del Piemonte.